Marta Bastianelli squalificata per un anno dal Tribunale nazionale antidoping, dopo la positivita' ad uno stimolante. La ciclista azzurra era stata trovata positiva alla flenfluramina il 5 luglio agli Europei under 23 di Verbania. Per questo motivo non aveva potuto gareggiare ai Giochi di Pechino.
La Procura antidoping aveva chiesto due anni di squalifica, ma la Bastianelli si e' difesa affermando di aver preso la sostanza per dimagrire.
L'Ufficio di Procura Antidoping aveva disposto il deferimento dell'atleta Marta Bastianelli al Tribunale Nazionale Antidoping del Coni "per il riconoscimento della responsabilita' della medesima in ordine alla violazione della normativa antidoping e la conseguente applicazione della sanzione della squalifica da qualsiasi attivita' agonistica ai sensi dell'art. 10.2 del vigente Codice Wada, cosi' come recepito sia dall'art. 261 della normativa antidoping dell'Uci, sia dalle Norme Sportive Antidoping del Coni-Nado, per due anni".
''Prendiamo atto della decisione del Tribunale Nazionale Antidoping (Tna) che oggi ha ritenuto di dover infliggere all'atleta Marta Bastianelli una squalifica di un anno - ha commentato il legale dell'atleta Giuseppe Napoleone - Per valutare questa decisione attendiamo di leggere, tra 30 giorni, le motivazioni del Tna. evidente, e lo posso anticipare gia'da adesso, che impugneremo al Tas il provvedimento emesso dal tribunale anche se lo abbiamo accolto con moderata soddisfazione visto che la richiesta della procura, in un primo momento, era di due anni di squalifica''. Queste la parole del legale di Marta Bastianelli, Giuseppe Napoleone, al termine del procedimento disciplinare a carico della ciclista azzurra che, lo scorso 5 luglio, era stata trovata positiva alla fenfluramina in occasione dell'europeo Under 23 di Verbania. 'Nel corso della scorsa udienza, quella del 19 settembre - ha proseguito l'avvocato -, abbiamo portato dei nuovi elementi, riscontri oggettivi che riguardavano il medico di fiducia che segue Marta da tredici anni (il dott. Pasquale Tamburrini, ndr) e la posologia del prodotto prima che fosse acquistato e poi assunto. In virtu' di questi nuovi elementi, anche la procura ha potuto addrizzare il tiro in corso d'opera (il procuratore Ettore Torri ha infatti abbassato la sua richiesta di squalifica da due a un solo anno, ndr)''.
''Tamburrini - ha poi spiegato Napoleone durante la conferenza stampa in cui la Bastianelli ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione - oggi e' venuto in udienza e ha confermato la circostanza che e' evidente anche dai tabulati telefonici che, con notevoli sforzi siamo riusciti ad ottenere. Questi tabulati suffragavano le dichiarazioni rese in precedenza da Marta per cui la nostra difesa si e' articolata in buona sostanza sull'assenza di colpa o negligenza significativa. Siamo fermamente convinti che, sulla base degli elementi in nostro possesso, non si possa assolutamente affiancare la posizione della Bastianelli ad altre posizioni''.
Sulle prossime mosse, il difensore della ciclista e' stato chiarissimo: ''L'auspicio, facendo ricorso al Tas, e' che si possa ottenere un'assoluzione piena o quantomeno una valutazione in termini diversi. E questo perche', dal primo gennaio 2009, entrera' in vigore il nuovo codice della Wada che dara' un piu' ampio margine di manovra al giudicante per episodi casi che non hanno nulla a che vedere con il doping come nel caso di Marta.
Noi - ha insistito - comunque sottolineiamo che deve essere prosciolta perche' non ha commesso nulla di cio' che possa essere addebitato all'atleta come il comportamento sanzionato, ma nemmeno sotto il profilo dell'etica sportiva. Marta, infatti, ha avuto un consiglio da un farmacista, un soggetto qualificato, poi si e' consultata col suo medico sportivo che la segue da 13 anni, non uno a caso.
E quindi non aveva nessun ulteriore dovere di informarsi visto che nessuno dei due professionisti qualificati le aveva fatto venire dubbi o le aveva fatto scattare un campanello d'allarme circa la bonta' di cio' che assumeva''.''Il nostro stato d'animo - ha concluso l'avv. Napoleone - e' di moderata soddisfazione visto che la sanzione e' stata piu' mite di quanto richiesto in principio, ma andremo avanti per ottenere il massimo del risultato e quindi poter liberare Marta da questa ombra. Lo merita perche' ha gia' pagato tanto visto che non ha potuto partecipare alle Olimpiadi e al campionato del Mondo''.