07-11-2008 14:58

La sfida dell'Euganeo

Contro l'Australia nel Cariparma match test

VideoPadova capitale del rugbyUn'attesa lunga 12 anni. L'Italia torna in campo a Padova sabato nel primo dei tre Cariparma Test Match del novembre 2008, sfidando all'Euganeo l'Australia, la stessa squadra che, nel 1996, fronteggio' la nazionale azzurra nella sua ultima apparizione nella citta' di Sant'Antonio. L'attesa della citta' e' palpabile sulle tribune dell'Euganeo e' atteso per la prima volta nella storia dell'impianto il tutto esaurito.

Queste le formazioni di Italia-Australia con inizio alle ore 15
ITALIA: Masi (Biarritz Olympique); Robertson (MPS Viadana), Canale G. (Clermont-Auvernge), Garcia (Cammi Calvisano), Bergamasco Mi. (Stade Francais); Marcato (Benetton Treviso), Canavosio (MPS Viadana); Parisse S. (Stade Francais, cap), Bergamasco Ma. (Stade Francais), Sole (MPS Viadana); Bortolami (Gloucester RFC), Del Fava (Ulster Branch); Nieto (Gloucester RFC), Ghiraldini (Cammi Calvisano), Perugini (Stade Toulousain)
A disposizione: Ongaro (Saracens), Aguero (Saracens), Reato (Femi-CZ Rovigo), Zanni (Cammi Calvisano), Toniolatti (AlmavivA UR Capitolina), Orquera (Brive), Pratichetti M. (Cammi Calvisano)
Allenatore: Mallett (2V, 0N, 5P)

AUSTRALIA: Ashley-Cooper (Brumbies); Turner (Waratahs), Mortlock (Brumbies, cap), Tahu (Waratahs), Ioane (Reds); Barnes (Reds), Burgess (Waratahs); Brown (Western Force), Waugh (Waratahs), Mumm (Waratahs); McMeniman (Reds), Chisholm (Brumbies); Dunning (Waratahs), Moore (Reds), Alexander (Brumbies). A disposizione: Polota-Nau (Waratahs), Kepu (Waratahs), Palu (Waratahs), Pocock (Western Force), Giteau (Western Force), Cooper (Reds), O'Connor (Western Force)
Allenatore: Deans (6V, 0N, 4P)
ARBITRO: Lawrence B. (Nuova Zelanda)

I test match nel mondo
Oltre alla sfida tra azzurri e Wallabies (ore 15 a Padova, stadio Euganeo) il piatto è infatti ricchissimo, con tutte le squadre più forti del pianeta in campo, con le grandi nazionali dell'emisfero sud impegnate nei loro classici tour autunnali in Europa. Alle ore 15.30 si accenderanno contemporaneamente le luci su Twickenham e sul Millennium Stadium di Cardiff per Inghilterra-Pacific Islanders e per Galles-Sud Africa. Grande attesa a Londra per l'esordio di Martin Johnson come responsabile della nazionale della rosa, che condusse da capitano al titolo del Mondiale in Australia nel 2003. Privo dell'infortunato Jonny Wilkinson, Johnson ha affidato la maglia di apertura al ventenne Danny Cipriani, mentre con l'idea di proporre un nuovo gioco a dispetto della tradiozione, spazio ai nuovi Delon Armitage come estremo, Ugo Monye all'ala e Riki Flutey, un ex junior All Black e New Zealand Maori, a primo centro. L'altro esordiente sarà Nick Kennedy, che in seconda linea sarà però affiancato dall'espertissimo capitano Steve Borthwick.

L'avversario è di quelli che promettono spettacolo: le Pacific Islanders sono infatti una selezione che viene creata ogni quattro anni e che comprende al suo interno i più forti giocatori delle isole del sud Pacifico, Figi, Tonga e Samoa. Giocatori che militano quasi tutti nei più forti campionati europei, Premiership su tutti. La squadra sarà capitanata da Mosese Rauluni, mediano di mischia dei Saracens. Nel blocco dei trequarti figura un solo giocatore che non milita nei club europei, l'apertura tongana Pierre Hola, numero 10 dei giapponesi Kobelca Steelers. Nel pacchetto, l'attenzione sarà catalizzata dalle terze linee tongane Nili Latu e Finau Maka, protagonisti di una eccezionale coppa del mondo nel 2007.

A Cardiff andrà invece in scena il match probabilmente dal più alto tasso tecnico della giornata, con gli Springboks campioni del mondo attesi alla prova contro la squadra che ha vinto l'ultimo 6 Nazioni (con tanto di Grande Slam). A Cardiff poi grande attesa per l'arrivo del Sudafrica campione del mondo, che ha deciso di partire subito con un enorme rischio, ovvero con l'investitura di Ruan Pienaar a mediano di apertura, un ruolo che il versatile trequarti non hai ricoperto prima in una gara internazionale, se non a gara in corso. "Ma per lui sarà una grandissima opportunità e, se possibile, faremo ogni sforzo possibile per cercare di aiutarli", ha detto il flanker sudafricano Schalk Burger, tra i fuoriclasse della squadra. "Sarà sotto pressione, ma lui è un talento e credo che saprà uscirne fuori". Il Galles vorrà invece "vendicarsi" delle due sconfitte rimediate questa estate in Sudafrica (43-17 a Bloemfontein e 37-21 a Pretoria.

Dopo la prima pesante sconfitta il ct Warren Gatland ed il suo assistente Shaun Edwards accusarono pesantemente la squadra di non avere compiuto il suo dovere, come confermato dal pilone Gethin Jenkins: "Parole dette in onestà verso gente che non aveva giocato al meglio. Per una settimana quei due sono rimasti sempre arrabbiati". Il Galles insegue la vittoria anche per spezzare una serie di dieci sconfitte consecutive rimediate contro gli Springboks, battuti per altro solo una volta in 22 incontri giocati.

Alle 18.15 spazio poi a Scozia-Nuova Zelanda dal Millennium stadium, con gli All Blacks, reduci dal successo nel Tri-Nations e dal 19-14 inflitto sabato scorso all'Australia ad Hong Kong nel match ha inaugurato il novembre internazionale, apriranno il loro tour nelle isole britanniche con una formazione da più parti definita sperimentale, ma che scenderà in campo con l'obbligo di vincere, visto che il ct Graham Henry ha intenzione di tornare a casa con un grande slam. "Siamo una squadra pragmatica, in campo scenderanno i giocatori più in forma e pronti a portare a termine il lavoro", ha detto Henry. "Molta gente che giudica questa formazione molto probabilmente non è venuta a vedere le facce dei ragazzi. Mi aspetto di rivedere tutta questa gente dopo la partita".

Guidati dal tallonatore Keven Mealamu (al sessantaduesimo cap), per la prima volta capitano degli All Blacks, gli esordienti saranno le seconde linee Kieran Read e Liam Messam ed il pilone Jamie Mackintosh. Henry ha deciso di mandare in panchina il flanker e capitano Richie McCaw e l'apertura Dan Carter, le due stelle della squadra. Mentre Irlanda-Canada (Dublino) rappresenta la sfida meno "affascinante" la giornata si chiuderà con la diretta dal Velodrome di Marsiglia di Francia-Argentina, match visto per ben due volte al Mondiale del 2007 e finito sempre con la vittoria dei Pumas, prima nel match inaugurale allo Stade de France e poi nella finalina per il terzo posto del Parco dei Principi di Parigi. "Ma a noi il passato oggi non interessa, perché siamo qui a lavorare per un progetto", ha detto il ct dei bleus Marc Lievremont.

"Non dobbiamo più pensare a quei due match, dobbiamo concentrarsi sul nostro piano di gioco che stiamo cercando di costruire dallo scorso anno". Ultima notazione sulla definizione "test-match". Nel rugby, come noto, non esistono le amichevoli, in quanto ogni incontro assume significati storici per le squadre che scendono in campo, eredità di una tradizione che fino al 1987 non prevedeva nemmeno la disputa di una coppa del mondo. Fino ad allora il rugby si fondava sugli "storici" tour delle squadre europee nell'emisfero sud e viceversa. E questi test-match oggi assegnano sempre punti per il ranking dell'Irb. E proprio in questa ottica i test-match di questo mese assumono un significato ancor più "materiale", visto che dal ranking che emergerà a fine mese verranno determinate le posizioni delle squadre per la coppa del mondo del 2011.

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