Fuori i muscoli, titola oggi un quotidiano sportivo.
Fuori gli attroibuti è il senso più prosaico del Lippi-pensiero alla vigilia del secondo impegno di qualificazione al Mondiale 2010.
La magra figura rimediata a Cipro, la buona dose di fortuna, onestamente sottolineata dal ct azzurro, non possono avere un seguito a Udine con la Georgia. Serve qualvosa di più. Ci attende un avversario che non ci farà giocare, che si chiuderà a riccio nella propria metà campo confidando in qualche contropiede che restituisca ossigeno alla squadra e illusioni ai tifosi georgiani che vivono ben altri drammi che quelli sportivi.
Lippi non ha promesso spettacolo, vuole i tre punti, fondamentali in questo avvio di stagione, chiede al reparto d'attacco qualche sacrificio in più in fase di copertura. Obbligato dagli infortuni in sequenza apporterà dei cambi nell'undici titolare rispetto alla gara di Cipro. Unici punti fermi, nello scacchiere azzurro, Buffon e Di Natale.
Nelle parate del portierone e nei guizzi dell'attaccante il ct campione del mondo ripone la fiducia e la speranza che anche il resto della squadra sia all'altezza del titolo conquistato due anni fa a Berlino.
Alla fine la scelta di Lippi cade su Buffon, Zambrotta, Dossena, Cannavaro, Legrottaglie, Pirlo, Aquilani, De Rossi, Toni, Camoranesi e Di Natale. In panchina: De Sanctis, Barzagli, Cassetti, Del Piero, Gilardino, Palombo e Iaquinta.
Il tecnico argentino Hector Cuper si affida invece a Loria, Lobjanidze, Salukvadze, Kaladze, Eliava, Khmaladze, Menteshashvili, Kobiashvili, Kenia, Iashvili, Mchedlidze. In panchina: Kvaskhvadze, Shashiashvili, Kvakhadze, Odikadze, Kvirkvelia, Aleksidze, Siradze.
Grande attesa a Udine - 22900 spettatori - per questo ritorno della Nazionale anche se lo stadio Friuli non è interamente agibile: in una curva è già allestito il palco per il concerto di Vasco Rossi in programma domani sera.
Gli azzurri entrano in campo con la giusta dose di carica e anche se non partono a spron battuto arrivano pericolosamente alla conclusione con Aquilani al 7': il romanista lascia partire un destro da fuori area che Loria controlla a terra. All'8' poi Toni reclama un calcio di rigore: tenta di andar via a Lobjanidze, con il georgiano si strattona ma l'arbitro austriaco Einwaller lascia giustamente correre anche se il centravanti azzurro rovina a terra in area.
Nel primo quarto d'ora è un'Italia che piace per come riesce a tenere il pallino del gioco, schiacciando gli avversari nella propria trequarti. Lo stadio Friuli soddisfatto incita la Nazionale a spingere sull'acceleratore.
Al 15' la grande occasione è sui piedi di Di Natale lanciato in verticale da un'intuizione di Toni. L'attaccante udinese fa tutto bene, il tiro è angolato ma si spegne di poco a lato del portiere Loria. L'azione, bella anche se non perfetta, fa alzare in piedi Marcello Lippi che applaude e invita a maggiore concentrazione in fase conclusiva. E' il preludio al gol: al 17' De Rossi sulla trequarti raccoglie un pallone vagante, si libera del primo avversario, si sposta il pallone sul sinistro e lascia partire un bolide dai 25 metri che si insacca sotto l'incrocio dei pali alla sinistra del portiere georgiano. Italia-Georgia 1-0, gol di De Rossi.
Su questo vantaggio adesso l'Italia deve costruire il resto della sua gara. La Georgia inevitabilmente dovrà uscire dalla metà campo per abbozzare una reazione, si apriranno degli spazi importanti per Toni e soprattutto Di Natale in contropiede. Ma ovviamente è un'Italia che deve saper tenere il campo anche con l'iniziativa in mano agli avversari, altrimenti si rischia di ripetere Cipro. Al 26' la Georgia spreca clamorosamente l'opportunità del pareggio: vanno via in velocità Mchedlidze e Kenia, i due ragazzini si scambiano il pallone, Mchedlidze si allarga sulla destra e serve un pallone a centro area per il compagno che manca goffamente la conclusione solo davanti a Buffon. Il pallone resta tra i piedi di Kenia che prova nuovamente con un tiro fiacco che il portiere azzurro fa suo fra mille brividi.
Il primo tempo si avvia stancamente alla conclusione, l'attesa reazione georgiana non è andata oltre l'occasione passata per i piedi di Kenia poco prima della mezzora. Gli azzurri, scampato il pericolo hanno badato soprattutto a controllare il gioco senza affondare più di tanto. Il vantaggio maturato è certamente motivo di soddisfazione ma non può bastare alla squadra di Lippi in vista di un secondo tempo che vedrà i georgiani tornare alla carica. Prima del fischio di chiusura, Pirlo trova il tempo di farsi ammonire per una trattenuta alle spalle di Iashvili. Primo tempo: Italia-Georgia 1-0.
Nella ripresa Lippi manda in campo Palombo per Pirlo, mentre Cuper sostituisce Eliava con Kvirkvelia. L'inizio del secondo tempo è sulla falsa riga dell'ultima parte del primo, molto possesso palla per gli azzurri, molta confusione a centrocampo, un paio di cross per Toni e Di Natale finiti in fuorigioco. Al 10' Cuper butta nella mischia Siradze per Mchedlidze. Un minuto dopo Lippi richiama Di Natale per inserire Alex Del Piero. Molti applausi per lo juventino ma anche tanti fischi per aver sostituito proprio il beniamino locale.
Intorno al 20' succede un po' di tutto: Del Piero si fa parare un tiro, il piccolo Kenia si fa ammonire inutilmente a centrocampo. Poi al 23' Toni spreca una buona occasione e Lippi due minuti dopo lo richiama in panchina tra una salva di fischi che ne accompagnano l'uscita. Al suo posto entra Iaquinta applauditissimo dal suo ex-pubblico.
Al 36' Buffon è chiamato all'uscita fuori area per salvare sul neoentrato Odikadze lanciato verso la porta azzurra. Al 41' è ancora Kenia a strappare applausi con un'azione personale conclusa con un buon tiro dalla distanza sul quale Buffon si salva senza troppi problemi. Tra uno strillo di Cuper e uno di Lippi la gara si trascina stancamente verso la fine anche se viene risvegliata improvvisamente al 44' dalla seconda rete azzurra, firmata ancora da De Rossi. Il romanista viene pescato in area da Del Piero e il diagonale è preciso e si insacca alle spalle di Loria. Italia-Georgia 2-0, doppietta di De Rossi.
Rispetto a Cipro gli azzurri controllano di più, la Georgia ha fatto molto meno dei ciprioti, non è servita quella fortuna che a Larnaca ha permesso di portare via i tre punti. Qui a Udine è bastato un lampo, una prodezza di De Rossi per vivacchiare e poi il raddoppio nel finale ha sancito una superiorità tecnica che raramente si è espressa in campo. Seconda vittoria striminzita per Lippi, sei punti in cascina, ora c'è circa un mese prima del doppio impegno con Bulgaria e Montenegro al quale si spera gli azzurri arrivino con uno stato di forma migliore.
dallo Stadio Friuli, Dario Di Gennaro