Dal post di Gianmarco Tamberi, "Vergogna d'Italia, squalificatelo a vita, la nostra forza e' essere puliti, noi non lo vogliamo in nazionale" alla lettera aperta di Luciano Barra, presidente onorario della federazione europea, al presidente della Fidal, Alfio Giomi dove lo "implora di non iscrivere Schwazer alla Coppa del Mondo di Marcia della prossima settimana" a Roma.
Nel giorno del termine della lunga squalifica di 3 anni e 9 mesi per doping inflitta ad Alex Schwazer, una buona fetta dell'atletica leggera italiana si schiera contro il rientro in nazionale del marciatore altoatesino.
Il 31enne atleta di Calice di Racines domenica 8 maggio dovrebbe (la convocazione e' attesa da domani) gareggiare nella 50 chilometri valevole per il Mondiale per Nazioni di marcia, manifestazione che qualifica per le Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Tamberi, neo campione del mondo di salto in alto indoor, e Barra, presidente onorario della federazione europea con un passato come membro del Coni, hanno scritto parole pesanti nei confronti di Schwazer che dallo scorso anno si e' affidato al paladino della lotta al doping, Sandro Donati.
A minacciare di gareggiare a Roma con una maglietta di protesta e' il campione olimpico in carica della 50 km, l'australiano Jared Tallent. Barra chiude la lettera a Giomi scrivendo: "Ti suggerisco, ti imploro, non iscrivere Schwazer alla Coppa del Mondo di Marcia della prossima settimana. Fai un gesto coraggioso. Lui puo' gareggiare a giugno a Dublino e fare con facilita' il minimo della 50 km che e' di 4 ore, quindi molto facile. Togli dall'imbarazzo tutti e dimostra che la Fidal e l'Italia sono seri in materia".
Sempre sul profilo Facebook "Io non ho mai pensato di doparmi", dopo il post di Tamberi, anche quello del quattrocentista azzurro Matteo Galvan: "finalmente qualcuno che dice come la pensiamo in molti (se non tutti)! Buffone lui e il suo entourage!".
