17-05-2010
Goss il più veloce nella mischia
Sfortunato Pozzato. Vinokourov rimane maglia rosa
Terza vittoria australiana al Giro d’Italia. La tappa di Cava dei Tirreni che doveva essere di tutto riposo si infiamma negli utlimi chilometri con gli uomini di classifica pronti a risucchiare secondi alla maglia rosa Vinoukurov che ha combattuto fianco a fianco con Evans fino agli ultimi metri.
Tappa sulla carta facile, ma resa complicata dalla pioggia, che ha accompagnato i corridori per tutto il tempo. Dopo 4h08'17" di corsa, Goss ha battuto allo sprint Filippo Pozzato (Katusha) e Tyler Farrar (Garmin).
Il gruppo aveva ripreso a 5 km dal traguardo il canadese Michael Barry (Sky) e il
russo Mikhail Ignatiev (Katusha), rimasti da soli nel finale dopo avere condiviso dal km 9 la fuga di giornata con il trentunenne piemontese Giampaolo Cheula (Footon Servetto) e con l'olandese
Tom Stamsnijder (Rabobank).
Il kazako Alexandre Vinokourov (Astana) ha ovviamente conservato la maglia rosa. Positivo al Tour de France del 2007, Vinokourov ha da poco terminato di scontare 2 anni di squalifica. Il kazako ha 1'12" di vantaggio sull'australiano campione del mondo Cadel Evans (BMC) e 1'33" su Vincenzo Nibali (Liquigas).
Vince quindi Goss dell’HTC che è riuscito a superare la resistenza del falso piano dell’arrivo (media 3%) che ha spezzato le gambe e il fiato ai velocisti puri. Non cambia la classifica generale con Vinoukurov che conserva la maglia rosa.
E anche questa volta non c’è un italiano sul podio. Questa tappa è la dimostrazione che non esistono tappe facili e la corsa la fanno i corridori. Esiste oggi il gruppo che si è difeso bene e questa volta non ci sono distinzioni tra nazionali e stranieri.
Tanta acqua, pozzanghere profonde come paludi. Diluvia ancora sul Giro e sulle strade campane che non brillano certo per drenaggio. Altro pericolo, quindi, tra i tanti che la tappa riserva di solito.
Bella l’illuminazione di Bertogliatti che scatta e per un attimo ci fa sognare ma poi viene risucchiato e dietro Farrar spunta l’australiano che piazza la zampata vincente.
Basso ci crede. Al Processo alla tappa conferma la sua voglia di esserci a Verona da protagonista se non addirittura in rosa. “Le sensazioni sono buone e nell’ultima settimana si vedrà la differenza” – Basso rimane ancora il capitano.
La Liquigas è rimasta dietro e la maglia rosa ha attaccato con tutta l’Astana. I ruoli si invertono in questo giro che è anomalo in tutto freddol e mal tempo compreso. L'Astana di Vinokourov ha provato il colpaccio approfittando di un buco che si e' venuto a creare nel gruppo a 15 km dal traguardo: energie extra hanno dovuto spendere, fra gli altri, l'australiano Evans e Basso che si sono ritrovati attardati.
I big sono giunti insieme alla volata finale, con la sola eccezione dello spagnolo Sastre che, anche a causa di una foratura ai -20, tagliera' il traguardo con un distacco di 1'50'' circa. Lo svizzero Bertogliati ha provato ad anticipare la volata ai -1000, poi ci hanno provato addirittura i big a caccia degli abbuoni.
Dopo un testa a testa fra Vinokourov e Evans, e' Goss a sorprendere tutti, infilandosi sulla sinistra e bruciando allo sprint Pozzato. Alla fine, nessuna variazione di rilievo nelle posizioni di vertice della classifica generale: la maglia rosa resta sulle spalle del kazako Vinokourov (Astana) con 1'12'' di vantaggio su Evans e 1'33'' su Vincenzo Nibali (Liquigas). Quarto Ivan Basso (Liquigas) a 1'51''. Domani la decima tappa, la Avellino-Bitonto di 230 km: previsto un altro arrivo in volata.
Pietro Plastina