5ª tappa: da Taranto a Viggiano, l'occasione per gli outsider?
203 chilometri con tre gran premi della montagna e arrivo a 900 metri
Tappa mista la quinta, 203 chilometri da Taranto a Viggiano (Potenza) citta' dell'arpa, della musica e di un santuario, quello di Santa Maria del Monte, dedicato alla Madonna di Viggiano e meta di pellegrinaggio religioso. Pianeggiante per buona parte del percorso, la frazione affronta le prime salite degne di nome del Giro con arrivo fissato a 900 metri.
Un tracciato di mezza montagna, insomma, che può rappresentare un'occasione buona per i cacciatori di tappa e da cui è lecito attendersi uno scossone alla classifica. Battagline Ulissi, per caratteristiche, sono tra i protagonisti attesi. Tre i Gran premi della montagna (il primo dopo 138 km sugli850 metri del valico di Serra di San Chirico; gli altri due fissati a Viggiano, a 13 km dall'arrivo sui 950 metri, e al traguardo, a 900 metri di altezza).
Difficile che i velocisti possano tenere il passo di chi provasse a spingere sui pedali: più probabile un arrivo per un gruppo ristretto di ciclisti. Nella prima parte della tappa si segue la costa ionica. Poi, dopo il traguardo volante di Montalbano Ionico (paese diDomenico Pozzovivo), e l'attraversamento della fondovalle del fiume Agri, la strada sale.
Dopo un primo passaggio sotto lo striscione d'arrivo c'è un circuito in leggera ascesa di quasi 14 km da ripetere due volte. La salita finale è di 5 km, con una pendenza media del 4,6% e massima dell'otto. Se per Viggiano, nel cuore dell'Appenino lucano, si tratta del debutto al Giro, la città dei due mari è sede della corsa per la sesta volta: l'ultima fu nel 1997.
martedì, 13 maggio 2014, ore 17.07