Il stagione degli azzurri
Ripercorriamo il rendimento dei 23 convocati per l'Europeo
GIGI BUFFON: E' tornato il numero 1 dei numeri 1. La sua stagione, da campione d'Italia con la maglia della Juventus, e' stata all'altezza della sua fama e l'errore con il Lecce, che lo ha fatto star male e che ha infiammato gli ultimi minuti di campionato, e' stato un episodio in 38 partite da Gigi Buffon: da numero 1 al mondo e primo punto di forza dell'ItalPrandelli.
MORGAN DE SANCTIS: Dal punto di vista del rendimento ormai da anni Morgan De Sanctis e' tra gli estremi difensori piu' affidabili d'Italia. Con il suo Napoli ha fatto bene in campionato e in Champions League, un leggero calo nel finale di stagione, ma il portiere abruzzese e' una garanzia e ha l'esperienza necessaria per coprire un eventuale raffreddore di Buffon.
SALVATORE SIRIGU: Se il Psg ha lottato fino alla fine prima di arrendersi al Montpellier, il merito e' anche di Salvatore Sirigu che al suo primo anno in Francia ha dimostrato tutto il suo valore, diventando un beniamino della tifoseria parigina. Ha vinto il ballottaggio con Viviano e non e' detto che nelle gerarchie di Prandelli sia la terza scelta.
IGNAZIO ABATE: Il miglior esterno destro del torneo. Nonostante un paio di leggerezze, i progressi nella fase difensiva di Abate sono stati notevoli ed evidenti. Il ct lo ha seguito e studiato a lungo per poi inserirlo nella lista dei 23. La sua capacita' di spinta sulla destra puo' essere un'arma offensiva in piu' e anche come terzino l'esterno del Milan offre ormai ampie garanzie.
FEDERICO BALZARETTI: Tra infortuni e un Palermo che ha deluso in blocco, Balzaretti non ha vissuto la sua migliore stagione. Ottima la prima parte, troppi alti e bassi nella seconda. Nonostante tutto l'esterno rosanero ha convinto Prandelli e si propone come alternativa a Criscito.
ANDREA BARZAGLI: Il miglior centrale del campionato. Dal punto di vista del rendimento ha fatto meglio anche di Thiago Silva, non ha sbagliato una partita e per Conte e' stato titolare inamovibile della Juve, sia con la difesa a 3 che a 4. Difensore completo, veloce, corretto (in carriera sempre pochi cartellini), forte atleticamente e capace di giocare la palla, l'impressione e' che Barzagli, anche in azzurro, un posto nell'11 lo trovera' sempre.
LEONARDO BONUCCI: Conte ha sempre creduto in lui e nei momenti piu' difficili lo ha difeso dandogli fiducia. Anche per questo la stagione di Bonucci e' finita in crescendo. Dopo qualche svarione di troppo, dovuto a eccessi di confidenza palla al piede, l'ex Bari ha scelto la concretezza e la semplicita' e i risultati si sono visti subito. Convocato nonostante gli ultimi sviluppi dell'inchiesta di Cremona che lo vedono coinvolto nello scandalo calcioscommesse.
GIORGIO CHIELLINI: L'infortunio nell'ultima di campionato contro l'Atalanta gli ha fatto saltare la finale di Coppa Italia e ha rischiato di chiudergli le porte degli Europei. Prandelli lo ha aspettato e non ci ha rinunciato, se ritrovera' la forma esibita da leader della Juventus campione d'Italia, il ct avra' a sua disposizione un difensore che puo' giocare anche a sinistra, di grande potenza atletica e reduce dalla migliore stagione della sua carriera.
CHRISTIAN MAGGIO: Come Abate e' piu' un laterale offensivo che difensivo. Nel Napoli gioca come esterno di centrocampo, ma se c'e' da fare la diagonale Maggio risponde sempre presente e si dimostra efficace. In Nazionale deve abituarsi a un modulo e a un gioco diverso, ha tutte le carte in regola per farlo.
ANGELO OGBONNA: Con il suo Torino ha riconquistato la A e si e'meritato la fiducia di Prandelli che ha deciso di portarlo agli Europei, premiandone il rendimento costante e le potenzialita' che fanno di Ogbonna uno dei difensori piu' interessanti in prospettiva.
DANIELE DE ROSSI: Ha fatto anche il difensore centrale in una stagione sicuramente difficile, ma che Daniele De Rossi ha giocato comunque da protagonista. Ormai da anni e' un leader della Roma e della Nazionale, per corsa, qualita' e senso tattico resta uno dei migliori centrocampisti d'Europa e Prandelli punta forte su di lui.
ALESSANDRO DIAMANTI: Una delle sorprese che il ct ha voluto inserire nel suo gruppo. Del resto il trequartista del Bologna ha disputato la sua migliore stagione in Serie A, mettendo finalmente in mostra tutto il suo talento. Da' il meglio dietro alle punte (1 o 2 che siano), ma anche a centrocampo puo' fare il suo e soprattutto a partita in corso puo' essere determinante.
EMANUELE GIACCHERINI: Un'altra novita'. La scommessa di Conte ha convinto anche Prandelli per la sua duttilita' tattica, ma anche per le sue qualita' tecniche. Ala naturale, 'Giaccherinho' (cosi' lo ha ribattezzato il tecnico bianconero) ha dimostrato di saper fare anche l'interno e per questo e' stato preferito al suo compagno di squadra, Simone Pepe.
CLAUDIO MARCHISIO: Uno dei pilastri della Juve campione d'Italia. Centrocampista completo, Marchisio ha corsa, tecnica e visione di gioco, inoltre vede la porta come pochi e ormai con Pirlo si trova a occhi chiusi. Nel centrocampo di qualita' che vuole Prandelli, trovera' spazio e gloria.
RICCARDO MONTOLIVO: Il ct lo ha sempre stimato, considerandolo un giocatore di qualita' e aspettandone una maturazione che, nonostante il pessimo campionato della Fiorentina, Montolivo sembra finalmente aver raggiunto. Nel Milan crescera' ancora, intanto c'e' un Europeo da vivere con l'ambizione di giocarlo da protagonista.
ANTONIO NOCERINO: Nella stagione della sua consacrazione, Nocerino si e' riscoperto anche bomber. Dieci gol in campionato, ma anche uno al Camp Nou di Barcellona in Champions League per coronare la migliore annata della sua carriera. Il centrocampista napoletano ha convinto anche i piu' scettici, dimostrando di essere molto piu' di un semplice 'mastino'.
ANDREA PIRLO: Insieme a Xavi e' il numero al mondo in cabina diregia e nella Juventus ha vissuto, se non la piu' bella in assoluto, una delle migliori stagioni della sua straordinaria carriera. E' stata l'arma in piu' dei campioni d'Italia e forse la differenza tra bianconeri e Milan e' tutta in un Pirlo in piu' o in meno. Non e' un problema di Prandelli che ha il re dei registi e che a lui consegnera' le chiavi della sua Nazionale.
THIAGO MOTTA: Ha lasciato l'Inter per andare al Psg. In Francia non ha vinto, ma ha convinto confermandosi un grande centrocampista sia in fase di interdizione che di costruzione. Non ha perso il feeling con il gol, ne' la voglia di essere e sentirsi leader in campo. Per Prandelli puo' essere un prezioso jolly che puo' ricoprire piu' ruoli a centrocampo.
MARIO BALOTELLI: Ha vinto la Premier League con il Manchester City, ma ne ha combinate di tutti i colori facendo saltare i nervi al 'Mancio' in piu' di un'occasione. Sul campo, pero', ha dimostrato tutto il suo valore a suon di gol e fornendo l'assist-scudetto ad Aguero nel match con il Qpr. Prandelli lo ha sempre seguito e anche quando lo ha lasciato fuori, applicando il 'codice etico', gli ha fatto capire che un posto per lui lo avrebbe trovato.
FABIO BORINI: Carlo Ancelotti stravede per lui, lo ha fatto crescere nel Chelsea e lo ha seguito anche quando lo ha mandato allo Swansea per farlo maturare. Borini non ha mai deluso e anche in Italia ha messo in mostra tutte le sue qualita', prima conquistandosi una maglia da titolare nella Roma di Luis Enrique, poi la fiducia di Prandelli che lo ha inserito tra i 23, premiandone l'ottima stagione.
ANTONIO CASSANO: La grande paura di fine ottobre, il piccolo intervento al cuore e la lunga rieducazione prima di tornare in campo. Tutto dimenticato e ora Cassano puo' essere l'uomo in piu' di questa Nazionale. Atleticamente ha dimostrato di stare bene, e' sicuramente maturato e non ha sulle gambe l'enormita' di partite giocate quest'anno dal Milan. Prandelli ha grande fiducia in 'Fantantonio' e lui ha una gran voglia di ripagarlo sul campo, puo' essere il suo Europeo.
ANTONIO DI NATALE: Ormai da tre anni non smette di segnare. Con i suoi gol l'Udinese ha divertito e si e' divertita, ma 'Toto''adesso deve dimostrare che anche in azzurro puo' essere determinante come lo e' in bianconero. Le qualita' tecniche non gli mancano, da questo punto di vista e' un fuoriclasse, ma deve confermarsi in Nazionale. A 34 anni e' la sua ultima chance.
SEBASTIAN GIOVINCO: L'anno scorso aveva fatto bene, quest'anno benissimo. Sebastian Giovinco ha disputato la sua migliore stagione, continuo, concreto, tecnicamente fortissimo e leader del suo Parma, la 'formica atomica' ha finalmente messo in mostra tutto l'enorme potenziale che tutti gli hanno sempre riconosciuto. Un grande Europeo sarebbe la definitiva consacrazione.
martedì, 29 maggio 2012, ore 12.08