Prandelli, a Balotelli non rinuncio
Ct azzurro 'chi pensa solo a se stesso resta a casa'
'Non sopporto gli egoisti. Chi pensa solo a se stesso resterà a casa. Voglio concorrenza e nessun titolare fisso'.
Cesare Prandelli fa il punto sui 23 azzurri che parteciperanno al Mondiale. la cui lista sarà ufficializzata tra un mese.
"I giocatori devono cercare di avere rispetto per tutti quelli che lavorano. Se sei sempre aggressivo, tutto diventa maledettamente complicato. I giocatori, non solo Balotelli, dovrebbero arrivare alla partita con la massima determinazione, ma al tempo stesso con grande serenità".
Il ct della nazionale Cesare Prandelli si è soffermato a lungo sullo stato di forma di Mario Balotelli, protagonista di una lite in tv dopo la sconfitta con la Roma. "Condivido il pensiero di Clarence quando dice che Mario non alza più le mani per protestare e non si lascia andare a falli di reazione. Un salto in avanti - ha ammesso l'allenatore di Orzinuovo - Poi però c'è da capire perché, dopo la partita di Roma, si è assunto la responsabilità di parlare. Per me poteva farne a meno". L'attaccante rossonero rimane comunque un punto fermo di questa nazionale.
"La storia azzurra di Mario è semplice: non è mai stato titolare fisso. È sempre stato necessario stimolarlo e poi, quando è entrato, lo ha fatto con il piglio giusto - ha sottolineato - Pensando ad un Mondiale difficile e dispendioso come quello in Brasile, sono sempre più convinto che nessuno può pensare di essere titolare in tutte le partite". Nessuno avrà il posto garantito quindi.
"Non ci saranno inamovibili: perché, di volta in volta, dobbiamo capire come affrontare gli avversari e perché dopo la Confederations sappiamo cosa vuole dire giocare ogni quattro giorni - ha sottolineato Prandelli - Mi aspetto grande concorrenza e ragazzi che pensano alla maglia azzurra 24 ore al giorno. Voglio partire senza problemi. Chi ne ha, o pensa a se stesso, resterà a casa".
Nel girone gli azzurri debutteranno con l'Inghilterra. "Sono forti, più forti di quanto fossero all'Europeo perché hanno inserito giovani di qualità e corsa. Inoltre, la prima gara orienta il girone e quindi se non è decisiva, è almeno molto importante - ha ammesso il ct - Il raggruppamento è duro, ma è meglio così. Il Costa Rica, lo dico dal giorno del sorteggio, ci stupirà. Nessuno la tiene in considerazione e invece tutti dovremo fare i conti con loro. Però sono contento. Per come siamo noi, meglio un girone tosto che pensare di essere già in semifinale".
Per quanto riguarda le favorite, Pranelli cita "Spagna, Argentina e Germania sono le più forti. Le sorprese, invece, saranno Colombia, Francia e Belgio". Soprattutto in attacco, la concorrenza è molto folta. "Sono contento di avere dei dubbi, due anni fa ce n'erano pochi. Stavolta sono di più ed è meglio. Se un ct può scegliere tra 8-9 giocatori vuol dire che c'è un progetto tecnico. Qualche mese fa andava peggio perché i ragazzi non crescevano - ha sottolineato - Invece, in questo ultimo periodo, Destro e Immobile sono usciti dal guscio e hanno dato risposte confortanti. I giovani sono una risorsa, non un timore. Cabrini e Rossi nel '78 erano esordienti e in Argentina sono stati protagonisti. Niente paura", assicura Prandelli, che promuove Antonio Cassano.
"Nel Parma sta dimostrando buona continuità e la qualità non è in discussione. Poi andremo a confrontarci con chi dovrebbe stare a casa al suo posto e vedremo. Niente è definito - ha rivelato - Lo aspettiamo e lo aspetteremo, è un ragazzo eccezionale, ma il tempo stringe...". In chiusura, una battuta sul gesto di Dani Alves, che ha mangiato una banana piovuta dagli spalti in segno di razzismo in occasione della gara tra Villareal e Barcellona. "E' stato un gesto meraviglioso, in 30" ha fatto capire tutto a tutti - ha concluso - è stato un messaggio incredibile contro il razzismo. Senza bisogno di dire una parola".
mercoledì, 30 aprile 2014, ore 11.38