Schwazer escluso per doping
Positivo all'epo il 30 luglio: "Volevo essere più forte, la mia carriera è finita"
''Meglio che non mi chieda come sto, ho sbagliato...''. Al telefono con l'Ansa Alex Schwazer trasmette la disperazione dell' atleta che nel volgere di meta' pomeriggio e' passato dalla gloria sportiva alla vergogna.
Infatti spiega in una dichiarazione ''volevo essere piu' forte per questa Olimpiade, ho sbagliato''.
''Ho fatto tutto da solo e di testa mia - prosegue nella sua dichiarazione l'atleta azzurro - e dunque mi assumo tutte le responsabilita' per quello che e' successo''. Poi, la conclusione: ''la mia vita nell'atletica e' finita oggi''.
''Una giornata amara, perche' avevamo avuto grandi risultati, rovinata da questa brutta notizia che ci ha sconvolto''. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, commenta cosi' il caso dell'olimpionico Alex Schwazer, escluso dalla squadra italiana perché positivo ai controlli antidoping Wada. ''Abbiamo decretato, insieme a Pagnozzi, l'espulsione dell'atleta. La decisione e' chiara: non possiamo transigere, una medaglia in meno e pulizia in piu''', ha detto.
''Non ho neppure voluto chiedergli perché l'ha fatto: non ci sono giustificazioni. A 28 anni si e' uomini, non piu' ragazzi. Alex deve crescere e cambiare vita'': e' duro il commento del tecnico della marcia, Michele Didoni, alla notizia della positivita' al doping di Schwazer.
''Mi ha telefonato - racconta all'Ansa - continuava a ripetere puerilmente 'mi prendo tutte le responsabilità', senza capire che il suo gesto individuale ricadra' su tanti. La madre stava per essere ricoverata al pronto soccorso per la tensione''.
Un gesto ''individuale'', sottolinea Didoni, che ricade ''tutte le persone che in questi mesi si sono adoperate per aiutarlo a tornare in alto. Come il sottoscritto in quanto suo allenatore, la federazione, l'arma dei carabinieri. Non ho neppure voluto chiedergli perché l'ha fatto. Perché non ci sono giustificazioni''.
Michele Didoni, che fino a oggi pomeriggio e' stato l'allenatore di Alex Schwazer, e' sconvolto. Si dice scioccato, vorrebbe "scomparire" ma nella sua casa di Milano sta prendendo a pugni i muri. "Mi sono fidato di lui, mi ha preso in giro, pensare che alcuni mesi fa gli ho messo in braccio mia figlia Micol per il battesimo. Deve crescere come persona altrimenti si trovera' in difficolta' nella vita".
Michele Didoni, nel 1995 a Goetborg campione del mondo della 20 chilometri di marcia, e' un fiume in piena e non riesce a trattenere le lacrime. "Ha messo tutto in discussione, dalla sua famiglia alla sua fidanzata (Carolina Kostner), il suo staff. Noi del Gruppo Sportivo Carabinieri siamo sempre molto attenti, non esiste che un carabiniere abbia fatto cio' che ha fatto lui. Io mi auguro che il mio Corpo prenda al piu' presto dei provvedimenti".
"Noi non abbiamo bisogni di persone simili - ha affermato Didoni - la chiamata con lui e' stata molto breve. Lui mi ha chiamato e mi ha detto: 'siediti!' Ho pensato chissa' cosa e' successo, forse un infortunio. Mi ha comunicato la brutta notizia e gli ho risposto prendersi le tue responsabilita' e di crescere come uomo, non solo come atleta. Mi viene rabbia perche' ho dedicato tempo a una persona che mi ha preso in giro, e per farlo ho trascurato la mia famiglia. Ho trascorso mesi interi tra Oberstdorf e Celerina o in giro per gli allenamenti. Non e' giusto, credo che diro' addio all'atletica - ha concluso Didoni, uno dei piu' grandi marciatori azzurri del passato a partire dalla categorie giovanili - e' la piu' grande mazzata della mia vita".
Alex Schwazer, campione della 50 km di Pechino, e' stato escluso da Londra 2012 perche' trovato positivo all'Epo ad un test anti doping, effettuato il 30 luglio ad Oberstdorf, dove si stava preparando per i Giochi.
Il 27enne altoatesino, campione olimpico in carica, era atteso sabato prossimo a Londra nella prova della 50 chilometri di marcia, la stessa che lo vide trionfatore quattro anni fa a Pechino. Schwazer, fidanzato con la pattinatrice Carolina Kostner, non ha partecipato sabato 4 agosto alla 20 Km, gara in cui era inizialmente iscritto.
La Fidal esprime delusione e condanna per quanto accaduto oggi, che ha portato all'esclusione da parte del Coni di Alex Schwazer per positivita' al doping. "La federazione italiana di atletica leggera ha ricevuto nel pomeriggio di oggi, a Londra, notizia della positivita' ad un controllo antidoping del proprio atleta Alex Schwazer, e la conseguente decisione, assunta dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, di escluderlo dalla squadra olimpica -si legge in una nota-.
Nel condividere pienamente la scelta operata dal Coni, la Fidal esprime profonda delusione e disappunto per l'accaduto, sottolineando al contempo la propria ferma posizione di condanna nei confronti di ogni forma di doping. La direzione intrapresa dall'atletica italiana su questo tema non e' nuova, non ha mai ammesso, e mai ammettera', deviazioni di alcun tipo".
"Meglio una medaglia in meno ma combattere questa situazione. E' un bene aver fermato Alex Schwazer prima della gara, così che la lotta al doping ne esce rafforzata". Così Franco Arese, presidente della Fidal, commenta la squalifica del marciatore Alex Schwazer per doping ai Giochi di Londra 2012.
''Ho appreso la notizia due minuti fa, e' un fulmine a ciel sereno, una batosta. Mi sarei aspettato di tutto, ma non questo''. Commenta cosi' il sindaco di Racines, Sebastian Helfer, la notizia della squalifica del suo concittadino Alex Schwazer dalle Olimpiadi di Londra. ''E' troppo presto per dire qualsiasi cosa'', ha aggiunto. ''Chiedo di portare pazienza, forse sara' il signor Schwazer a voler prendere posizione. La situazione e' del tutto inattesa e non la posso commentare'', ha concluso il sindaco.
lunedì, 6 agosto 2012, ore 19.07