Daniele Molmenti conquista la medaglia d'oro nel K1 slalom. L'atleta azzurro, campione del mondo nel 2010 e campione europeo in carica, sale sul gradino più alto del podio nel giorno del suo 28esimo compleanno, con il tempo di 93"43. Alle sue spalle il ceco Hradilek, argento, e il tedesco Aigner, bronzo, entrambi ad oltre un secondo.  

Il canoista di Pordenone, a bordo di un kayak rosso dovuto alla sua passione per la Ducati, ha conquistato l'oro olimpico vent'anni dopo il suo allenatore, Pierpaolo Ferrazzi, vittorioso nel 1992 a Barcellona. Per l'Italia si tratta della nona medaglia, la terza del metallo più pregiato.

Passato con un ritardo di 0.25 dalla prima rilevazione, Molmenti ha confezionato nella parte centrale della discesa il suo capolavoro, facendo registrare un vantaggio di 0.94 all'intermedio fino a chiudere la sua prova con un margine di 1.35 sul secondo classificato. "Era un percorso molto tecnico e fisico - ha raccontato Molmenti al termine della premiazione - adatto alle mie caratteristiche. Ho studiato bene gli avversari cercando di non ripetere i loro errori. E' un risultato pazzesco. Spero che adesso smetterranno di chiamarmi Calimero".

Dello sloveno Kauzer si sono invece perse le tracce, per lui una serie di errori che sono costati 6 secondi di penalizzazione e lo hanno relegato al sesto posto finale. Da pulcino nero a campione piu' titolato nella storia del K1 singolo. "Adesso posso anche smettere - ha scherzato l'atleta friulano - iniziero' solo domani a pensare al mio futuro. Tutto quello che so in questo momento e' che stasera berro' tanto Prosecco".

Molmenti ha ereditato dai nonni la sua passione sportiva, uno era sommergibilista, l'altro ginnasta. Pressato sull'argomento, il nuovo campione olimpico ha inoltre ironizzato sulla sua attuale situazione sentimentale: "Di ragazze ce ne sono alcune - ha confidato - ma le ho mollate tutte prima delle Olimpiadi per concentrarmi su questa gara". Alla fine, ha urlato talmente tanto quando ha scoperto di aver vinto l'oro da non avere quasi piu' la voce al momento dell'inno di Mameli: "Mi sarebbe piaciuto cantarlo meglio - ha detto il neo campione olimpico - cerchero' di rifarmi quando mi capitera' di cantarlo al mio ritorno in Italia".

E visto che si parlava del Belpaese, su domanda dei giornalisti, il canoista friulano ha fatto una battuta pure sulla situazione economica del paese e quella logistica degli impianti sportivi: "Non so se questo oro servira' ad abbassare lo spread - ha scherzato Molmenti - ma intanto oggi i tedeschi li abbiamo tenuti dietro". Riguardo a quello che e' il panorama nazionale del kayak, l'azzurro ha raccontato come la sua preparazione si sia svolta tra Cina e Australia, proprio in considerazione della mancanza di un'impiantistica adeguata: "Mi auguro che la mia medaglia possa favorire il 'lancio' del kayak. Sarebbe bellissimo se anche in Italia potessimo avere un impianto come questo di Lee Valley. Speriamo che i vertici possano recepire questa esigenza".