07-08-2010
Cleri, avanti tutta!
Oro nella 25 km davanti ai francesi Venturi ed Hedel. Nel sincro solo libero medaglie a Russia, Spagna e Ucraina. Italia sesta
Acque libere - 25KM maschile E non ci fermiamo. Oggi Cleri ha schiaffeggiato per primo il nastro del traguardo della tratta più lunga contemplata nel fondo. Lo ha fatto con rabbia regolando la pressione del duo francese (Venturi - Hedel) che si aggiudica l'argento e l'oro.
Il sogno del Balaton è una solida realtà. Fin ora il team dei fondisti azzurri non ha sbagliato un colpo se si esclude l'ingenua squalifica della Consiglio. Un risultato che mette il sigillo a questi europei che saranno ricordati per le imprese sul lago delle meraviglie ungheresi.
Cleri ha trionfato in 5h16'20''3. Per Cleri - detentore del titolo mondiale nella 25 km, che conquisto' a Roma 2009 nel mare di Ostia - si tratta della seconda medaglia agli Europei di Ungheria dopo l'argento nella 10 km. Quarto un altro azzurro, Edoardo Stochino, settimo Andrea Bondanini.
"In 3 settimane ho fatto 70 km e ho vinto 4 medaglie: 2 ori e 2 argenti". Valerio Cleri riassume cosi' la sua estate ricca di impegni e di soddisfazioni. L'azzurro ha conservato cosi' il titolo conquistato nel 2008 a Dubrovnik. In Ungheria, Cleri aveva gia' vinto l'argento nella 10 km. Il bottino di Budapest si aggiunge a quello raccolto in Canada meno di 3 settimane fa ai Mondiali: oro nella 10 km e argento nella 25 a Roberval.
Il Podio - 25km maschile 1 CLERI Valerio ITA 5:16:38.3
2 VENTURI Bertrand FRA 5:16:54.7 +16.4
3 HEDEL Joanes FRA 5:18:57.6 +2:19.3
Finale libero sincro Prime medaglie nel sincro. Nel libero singolo Russia, Spagna e Ucraina sui gradini più alti. Le prime due con Ischenko (98.900) e Fuentes(96.600) sono medaglie scontate vista la netta distanza tra la vetta dell'assoluto fatta persona (Ischenko) e la spagnola Fuentes che non fa rimpiangere l'assenza della Mangual. La novità la scopriamo nel bronzo con l'Ucraina che si conferma outsider di questo europeo. La Ananasova porta a casa la prima medaglia per il suo Paese chiudendo a 93.000.
L'Italia, che non aveva velleità di medaglia in questa specialità, chiude sesta con Lidia Cerruti che ha dimostrato di non temere il confronto sulla platea di Budapest. Maisucola prestazione la sua prova che ha raccolto anche i favori della giuria che l'ha premiata nel giudizio tecnico (44.700) ma non ha disdegnato apprezzamenti anche nell'impressione artistica(44.500).Voti comunque molto distanti dall'area delle medaglie ma che fanno ben sperare.
Lo staff azzurro e' soddisfatto, La gioia per il risultato ottenuto si mischia all'orgoglio per il buon lavoro svolto. Linda Cerruti compira' 17 anni il 7 ottobre e a vederla gareggiare promette bene. "Sembri una russa", si complimenta con lei il tecnico Roberta Farinelli, abbracciandola. "Cresce di giorno in giorno - spiega il direttore tecnico Laura De Renzis - ieri in allenamento correggevamo i vari movimenti e oggi li ha tenuti tutti. Ha qualche sbavatura ma si comporta da grande professionista". Forse il nuoto sincronizzato italiano ha trovato la nuova Beatrice Adelizzi. La debuttante ha ripagato la fiducia dell'Italia.
Il podio - Solo libero ISCHENKO Natalie (RUS) 98.900
FUENTES Andrea (SPA) 98.600
ANANASOVA Lolita (UKR) 93.000
Finale libero a squadre sincro Cala il sipario sulla giornata del sincro e non risuciamo a salire su una posizione da podio. La Russia quattro anni dopo si riprende l'oro con la Spagna seconda (argento) e l'Ucraina che va a bronzo. Terna fotocopia della semifinale di ieri con l'Italia che cede 4 decimi.
Una prova fatta con grinta quella realizzata dalle sincronette azzurre che hanno saputo trasformare la delusione in determinazione. Ce l'hanno messa tutta le italiane ma anche questa volta la giuria non ha restiuito giusto peso alla prestazione. Certo, il giudizio può apparire di parte ma questo pomeriggio si è vista 'a pelle' una bella Italia. Solo la Bielorussia insieme a noi ha ottenuto meno rispetto a ieri.
Le ragazze hanno migliorato rispetto alle semifinali e rimane l'amarezza per una medaglia mancata. Dopo le lacrime di ieri, oggi nella comitiva azzurra serpeggia il disorientamento. "Speriamo che non ci siano giochi sotto" afferma l'allenatrice Farinelli. La delegazione italiana chiede conto alla giuria a fine gara ma senza esito.
Effettivamente qualcosa che non quadra c'è. A Budapest serpeggiano i dubbi. Certe valutazioni hanno girato in un verso poco lineare per il trattamento diverso a parità di gesto atletico . Per i mondiali il discorso sarà diverso: "lì non c'è solo Russia e Ucraina - prosegue sarcastica Farinelli - ma anche altri paesi e il giudizio sarà più aperto ma anche probabilmente più equo". Adesso si deve tornare a lavorare anche se la squadra che si è vista appare solida.
Tornando sulla decisione dei giudici, sarà arrivata l'ora di inserire dei coefficienti 'asettici' di difficoltà? Forse in questo modo si potrebbe ovviare a eventuali 'condizionamenti' anche indiretti operati sulla giuria. L'idea potrebbe essere presa in considerazione e non è del tutto campata in aria.
Il Podio - Libero a squadre RUSSIA 99.000
SPAGNA 96.900
UCRAINA 92.800
Pietro Plastina