Rossi-Ducati

Riflessioni sulla crisi
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Motori
14-06-2011

Rossi-Ducati

Riflessioni sulla crisi

    Se Nicky Hayden va più forte di Valentino Rossi, non è solo un problema di moto, non può essere soltanto la Ducati colpevole della mancanza di risultati. Anche Valentino Rossi ha le sue “responsabilità”.



    La prima è da ricercare nel feeling, che per ovvi motivi è il pilota a dover ricercare non la moto, la moto è un insieme di parti meccaniche e per quanto animisti possiamo essere non ha una vita propria. Sulla pista di Silverstone non abbiamo visto il Valentino coraggioso e a volte un po’ pazzariello che abbiamo potuto ammirare in altre occasioni. Anzi, abbiamo avuto l’impressione che proprio per mancanza di feeling con i l mezzo Rossi non ha rischiato più di tanto. Possiamo spiegare soltanto così i due secondi di differenza che ci sono stati in prova tra Hayden e Rossi, e al folletto di Tavullia non mancano certo le capacità. Non si fida della moto e non rischia, che poi è quello che con meno talento e meno capacità comunicativa ha fatto Melandri nella stagione in Ducati.



    Un'altra ragione è forse da ricercare nella filosofia della Ducati stessa, che non è una moto semplice, per sua natura è un esperimento viaggiante, dall’equilibrio delicato:  non è una moto, quella da corsa, mutuata dalla produzione in serie. E’ un azzardo tecnologico, che soltanto pochi piloti (Stoner e qualche volta Capirossi) hanno saputo portare al successo.Se nel motociclismo l’equilibrio moto/pilota ha un ruolo fondamentale nel caso pilota/Ducati questo equilibrio ha ancora più rilevanza.



    Ducati inoltre, per quante risorse possa destinare al Reparto Corse, non ne avrà mai quante ne hanno impiegate Honda e Yamaha. Nel 2004 la yamaha ridisegnò completamente il progetto per la motogp, seguendo le indicazioni di Valentino, ma spese anche parecchie decine di milioni per completare il progetto.



    Non sappiamo quale possa essere la soluzione per una situazione delicata come questa, non spetta neanche a noi trovarla, ma ci aspettava da tifosi e appassionati, qualche cosa di più, nonostante la fortuna abbia aiutato abbastanza in questa prima parte di stagione quanto a risultati, da un supercampione come Rossi ci sia aspetta di più, è la condanna dei Grandi. In questo senso saranno decisive le due prossime gare, Olanda e soprattutto Italia, al Mugello, dove prorpio in questi gironi Rossi sta provando. Speriamo bene!

     

    Massimo Angeletti / RaiSport

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