02-08-2010
Pellegrini con i piedi di piombo
Federica rifinisce la sua preparazione a Verona in attesa della settima ungherese
A Verona, nella casa del nuoto che era di Alberto Castagnetti, con la sua famiglia per festeggiare i suoi primi 22 anni in attesa di un altro show nell'acqua. Federica Pellegrini si prepara tra le mura amiche del centro federale voluto dall'ex ct scomparso lo scorso ottobre per gli Europei che tra una settimana a Budapest accenderanno i riflettori sulla piscina: tornera' in vasca da regina, la ferita per la morte del suo allenatore che nove mesi non sono riusciti a rimarginare.
E cosi', quasi come un regalo a Castagnetti, 'Superfede' si cimentera' non solo nei 200 e 400 stile libero, le due discipline di cui detiene titolo e record del mondo, ma anche negli 800: un pallino di Alberto. ''Era nei progetti che avevamo fatto insieme, inserire anche la gara piu' lunga - racconta all'Ansa la campionessa del nuoto azzurro - e mi sembrava giusto provarci subito. Certo, non mi aspetto ancora niente da questa distanza, non ho particolari ambizioni e per questo sono serena e rilassata, ma curiosa di vedere come va: gli Europei mi sembravano l'occasione giusta per testarla''.
Il discorso cambia per i 200 e 400: quelli sono il regno della leonessa della piscina, che il 5 agosto festeggia il compleanno. ''Nelle mie gare il discorso e' diverso - dice sorridendo - e' ovvio che daro' il massimo, e' naturale che punto in alto. Ma con l'addio ai costumoni sono cambiate tante cose, i tempi che si sono fatti fino ai mondiali di Roma sono un ricordo. Quei costumi gommati aiutavano molto, diciamo che anche il nuoto ha provato un'evoluzione tecnologica, ma non e' andata a buon fine e siamo tornati all'antico. Per me va bene, io mi sono sempre dichiarata favorevole a eliminare i super body.
Pero' a Budapest dimenticatevi i record del mondo, non ce ne saranno...''. I primati no, ma qualche medaglia preziosa, almeno da lei si'. Del resto a Eindhoven, due anni fa, la Pellegrini era tornata a casa con l'oro e record del mondo nei 400 sl, che aveva ripagato l'amaro per la squalifica sui 200, la specialita' che Federica considera qualcosa che ''mi corrisponde''. A questo torneo continentale arriva dopo un anno particolare: la perdita del suo mentore l'ha costretta a riscrivere la sua vita di atleta.
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'I primi tempi sono stati difficili - ammette l'azzurra parlando di Castagnetti - ritrovarsi senza l'allenatore, dover ricominciare tutto da sola: e' stata davvero dura. Alla fine ne siamo venuti fuori bene, abbiamo un ottimo tecnico e a Verona l'eredita' di Alberto continua''.
L'Italnuoto arriva a Budapest con tanti infortunati (Alessia Filippi non e' al top) e assenze di pregio (Rosolino non si e' qualificato), ma la campionessa azzurra pensa positivo. ''Non e' stato un anno fortunatissimo - ammette - molti infortuni, tanto che la nostra 4X200 sl non si fara'.
E' un anno 'sfigatino', ma ci sono tanti bravi giovani specialmente tra gli uomini che hanno i primi tempi nel ranking europeo e quindi faranno bene''. Quanto alla sua, di forma, ''manca ancora una settimana, e' un momento delicato: diminuiscono i carichi e cresce la condizione. Le risposte sono buone e mi sento bene''.
Prima della partenza (arrivera' in Ungheria sabato) festa a Spinea per il 22esimo compleanno della regina della piscina: ''Visto che sono a Verona e mi devo allenare, lo passo con i miei genitori''. I regali non mancheranno e in attesa di farsene uno dei suoi in piscina si manda gli auguri: ''Voglio andare bene e cercare di stare tranquilla il piu' possibile''. E scrivere a Budapest un'altra pagina della sua storia infinita.
(Fonte Ansa)