10^ tappa soft, spazio ai velocisti
Da Modena a Salsomaggiore terme 173km perlopiù pianeggianti, la volata appare scontata
Dopo il giorno di riposo si riparte con una tappa quasi interamente pianeggiante che si presenta come una ghiotta occasione, una delle ultime, per i velocisti. Si parte da Modena e si arriva a Salsomaggiore, dopo aver attraversato per 173 km la Pianura Padana e le province di Modena, Mantova, Reggio Emilia e Parma.
L'arrivo in volata appare scontato: ridotte al lumicino le possibilità che la gara si possa decidere con una fuga da lontano. Gli ultimi 19 km sono in un circuito compreso tra Salsomaggiore e Tabiano da percorrere una volta. Occhio alle rotatorie, vero incubo di questo Giro: ce ne sono diverse sul tracciato.
Viene da pensare che i big ne approfitteranno per ricaricare le pile in attesa delle grandi salite attese tra la fine di questa settimana e la prossima.
Modena ospita il giro per l'ottava volta (l'ultima fu nel 1985). Salsomaggiore, invece, vedrà sfrecciare la carovana rosa per la nona volta: l'ultima fu nel 1988, quando s'impose Paolo Rosola. Prima di lui Gino Bartali fu vincitore di tappa nel 1936. E, sotto questo traguardo, hanno lasciato la loro firma anche campioni del calibro di Anquetil e Moser.