Alle sue spalle, ad oltre un minuto, gli italiani Visconti, Nocentini e Bosisio. Quinto Bennati, sesto Bettini, tutti facente parte del lotto degli attaccanti usciti dal gruppo dopo soli 8 chilometri di corsa.
Lo spagnolo Alberto Contador (Astana) conserva la maglia rosa di leader della classifica generale. Domani la diciannovesima tappa con arrivo in salita, la Legnano-Monte Pora di 228 chilometri.
Una furbata che e' valsa una vittoria. Jens Voigt, in fuga assieme ad altri 13 corridori, assicurava ai colleghi di non star bene ma poi, al momento opportuno, ha piazzato l'allungo che ha sorpreso tutti e che gli ha consentito di tagliare per primo il traguardo.
Giovanni Visconti racconta cosi' la tattica usata dal tedesco: "Siamo rimasti tutti stupiti perche' Voigt ci ha detto che non stava bene - dice il campione italiano della Quick Step -. Era tattica, nessuno si aspettava che scattasse pero' quando e' andato gli abbiamo dato troppo vantaggio. Poi lo conoscete, quando Voigt prende quel passo e' irraggiungibile. Ci ha preso in giro tutti...a volte pero' anche la tattica va bene".
Gabriele Bosisio, che con Nocentini e Visconti ha provato l'inseguimento a Voigt. "Ci ha colto un po' di sorpresa - ammette il portacolori della Lpr -. E' un peccato perche' quando eravamo in tre potevamo andare meglio, anche se non avessi vinto io avrei preferito che lo avessero fatto Nocentini o Visconti, ma non perche' Voigt mi stesse antipatico ma perche' loro due sono italiani. Qualcuno pero' - conclude Bosisio - si e' forse accontentato del piazzamento e non ha tirato più.
"Domani e dopodomani sara' difficile. Tutti i corridori mi hanno gia' detto che proveranno ad attaccarmi ma io spero di tenere duro e faro' di tutto per difendere la maglia". Lo ha detto Alberto Contador al termine della tappa. Lo spagnolo dell'Astana cosi' commenta l'entusiasmo con il quale e' stato accolto dalla tifoseria italiana. "E' incredibile, non ho parole per restituire il calore e l'affetto degli italiani. Per me e' un autentico piacere essere qui, tutti mi appoggiano ed e' splendido. Speriamo di far bene quest'anno e tornero' in futuro".
Trentacinque chilometri tutti da solo, un'azione inarrestabile per una vittoria che vale tanto: protagonista Voigt: "Quando c'e' una situazione cosi' il primo che parte fa bene perche' dietro gestiscono e nessuno parte. Il mio direttore sportivo mi ha detto 'Jens, fai attenzione perche' non so se vale la pena partire con un gruppo cosi", ma non l'ho ascoltato e una volta che sono partito ho fatto il risultato".
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