Filippo Pozzato ha vinto la dodicesima tappa del Giro d'Italia, 206 km da Citta' Sant'Angelo a
Porto Recanati. Il campione italiano del team Katusha si e' imposto in uno sprint a ranghi ridotti davanti al francese Thomas Voeckler (Bouygues Telecom). E' la prima vittoria di un italiano in questa edizione del Giro. L'australiano Richie Porte conserva la maglia rosa.
Tensione nel finale di tappa odierna con arrivo a Porto Recanati. Nel finale, infatti, il campione del
mondo Cadel Evans e' letteralmente venuto alle mani prima con Mazzanti e poi con Righi, rei di "spezzare" i cambi davanti al gruppo che inseguiva i 10 in fuga tra i quali Basso, Garzelli, Vinokourov, Nibali, Pozzato e Cunego. Per lui solo un’ammenda pecuniaria per il gesto fatto.
Dopo aver annullato la prima fuga del giorno che ha visto protagonista un terzetto composto da Rick Flens, Yuri Krivstov e Olivier Kaisen, i velocisti e il gruppo della maglia rosa Richie Porte si sono fatti sorprendere dall'azione a sorpresa dei big. Dopo la beffa nella tappa di ieri a L'Aquila, e' il giorno del riscatto per tutti, tranne che per l'australiano Cadel Evans. Il campione del mondo, ormai abituato a fare da solo senza l'aiuto dei compagni di squadra, si ritrova nel gruppo degli inseguitori e perde la testa, sfiorando la rissa con Mazzanti e soprattutto con Righi colpevoli secondo Evans di rompere i cambi.
Dopo le polemiche di ieri, gli uomini di classifica lasciano poco spazio ai fuggitivi della prima ora, che raggiungono un vantaggio massimo di 9'25''. Le squadre dei velocisti, con in testa Garmin (Farrar) e Columbia, lavorano in testa al gruppo per il ricongiungimento, che puntuale avviene prima dell'ultimo gpm del giorno a Potenza Picena. E' qui che, dopo lo scatto di Stefano Garzelli, si scatenano i migliori: dieci uomini, assenti solo Evans e lo spagnolo Carlos Sastre.
"E' una vittoria che aspettavo da tanto in una stagione un po' cosi'. E' veramente un bel successo, cercato con tutto il cuore, ne avevo bisogno". Sono queste le prime parole di Filippo Pozzato all'arrivo della dodicesima tappa del Giro d'Italia. "I big hanno cercato di guadagnare secondi, io volevo attaccare ma ho visto che si staccavano e ho aspettato, sapevo -aggiunge- di avere buone gambe. Vincere al Giro con la maglia di campione italiano e' un sogno".
"Primo giorno in maglia rosa, un bellissimo giorno". Richie Porte si gode la prima tappa da leader della classifica generale ma sa che e' il Giro d'Italia e' ancora lungo. "Sara' dura - ammette il corridore della Saxo Bank - ma ho una squadra fantastica, oggi siamo andati bene, proveremo a fare bene anche i prossimi giorni".
Domani si promettono ancora scintille: c'e' ancora l'Adriatico sullo sfondo. Il gruppo affrontera' le insidie della tredicesima tappa, la Porto Recanati-Cesenatico, che condurra' i corridori in Romagna sulle stesse strade della famosa "Nove Colli", la piu' antica delle gran fondo che proprio in questo 2010 festeggera' i suoi primi quarant'anni. La frazione, che ha il rifornimento a La Siligata (Km. 97,7), scivola via liscia sino a Talamello, da dove inizia la salita di Perticara (Km. 161,6), con pendenze medie del 5% e pedalabile dopo un inizio duro.
Dopo il traguardo volante di Mercato Saraceno (Km. 176,3), ecco il mitico Barbotto (Km. 181), l'asperita' che tocca pendenze del 15% e che potrebbe costare caro a qualche velocista. La salita pero' e' ancora lontana dal traguardo: chi resta indietro ha ancora tanta strada per colmare il gap con i migliori.
Pietro Plastina
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