Seconda medaglia d'argento per l'Italia nel pugilato alle Olimpiadi. Roberto Cammarelle ha perso la finale della categoria dei supermassimi contro il britannico Anthony Joshua. I tre round si sono conclusi sul 18-18, ma i giudici hanno assegnato a Joshua la vittoria. L'Italia ha fatto ricorso, che però è stato respinto.''Scusate, ma non basta''. E' un Roberto Cammarelle molto amareggiato quello che commenta l'argento. ''Sapevo che c'erano giudici abbastanza di parte - sottolinea -, ma pensavo di averli convinti nelle prime due riprese. Il verdetto di parita' finale brucia, brucia tanto. Mi hanno dato una sconfitta che non credo di aver subito''.
''La mia testa voleva a tutti i costi l'oro, il corpo non ce la faceva''. Clemente Russo ammette con onesta' che contro il campione del mondo, e adesso anche olimpico, Oleksandr Usyk e' stata la stanchezza a tradirlo.''Non portavo i colpi con incisivita' - dice con la medaglia d'argento di Londra 2012 al collo -: mi sentivo addosso proprio la 'mosceria'. Piu' di cosi' non ne avevo, il fisico non mi rispondeva piu'''.
'Tatanka' vuole comunque mettere in chiaro che continua: ''Ho 30 anni - dice - ma dopo due argenti ci vuole un oro, quindi punto a Rio. Ce la faccio, vado li' e vinco''. A chi dedica questa medaglia? ''A mia figlia Rosi che non vedo da un mese e mi manca moltissimo - risponde -. Le avevo promesso l'oro, ma dovra' accontentarsi dell'argento".
"Ma soprattutto la dedico a me stesso: la gente pensa che io mi diverta, invece solo Damiani ed io sappiamo quanto mi faccio il 'mazzo'. Il mio avversario sono quattro anni che si prepara a questa Olimpiade, io tra World Series e altro ho lavorato moltissimo, ma li' il ritmo e' diverso, tutto e' piu' lento, e' un altro tipo di pugilato e poi e' difficile riabituarsi. Tutto sommato, sono contento e vedrete che vi stupiro' ancora''.